L’autrice di “Frutto Maturo” descrive un viaggio interiore di valore universale, il cui filo conduttore è rappresentato dalla sua scoperta “simbiotica” con la figura materna, la cui valenza psicologica si snoda nel corso di epoche  diverse fino al disgregarsi nella malattia.

L’amore diviene la sola luce della nostra esistenza  che trova nella madre l’origine più naturale e che si riversa nella madre quale dono sublime  della figlia nelle tenebre della malattia.


Franca Azzarelli nasce in Abruzzo, ma vive con piacere in Calabria per aver sposato un calabrese.

Insegna Lettere in una scuola media  e cura con passione l’attività teatrale, sia nella scuola di titolarità che in altre.

Ha insegnato anche Esperanto ed ha curato lavori teatrali tradotti e rappresentati nella lingua che doveva diventare universale e facilitare, quindi, l’approccio di chiunque con il mondo intero.

Oggi, per la prima volta e per l’effetto di un particolare evento della sua vita, scopre una nuova passione e si ritrova a scrivere il romanzo: “Frutto Maturo”.